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Perché e come vendere in Svizzera

Perché e come vendere in Svizzera

La Svizzera oltre che essere molto vicino geograficamente all’Italia è il secondo Paese più ricco al mondo. Caratterizzato da economia, finanza e politica molto stabili è una destinazione molto apprezzata per i prodotti Made in Italy di qualsiasi settore. Come interscambio commerciale la Svizzera è il sesto Paese importatore in Italia e viceversa l’Italia è il 2° Paese fornitore della Svizzera, solo dopo alla Germania

Il Made in Italy in Svizzera

Secondo il report ICE, per l’Italia la Svizzera rappresenta il 4° mercato di esportazione con una quota pari al 5,67% dell’export nazionale. La Svizzera anche durante il 2020 non ha quasi ridotto le sue importazioni dall’Italia, registrando un calo di solo il -2% con €25,2 miliardi. L’Italia ha rafforzato comunque la sua quota di mercato sulla piazza elvetica, passando dall’8,05% al 2019 all’8,12% nel 2020.

Durante il 2021 l’export italiano ha registrato anche risultati migliori con una crescita del +8% rispetto al 2020 attestandosi a più di €27 miliardi.

Principalmente l’interscambio si è concentrato soprattutto su: prodotti dell’industria chimica e farmaceutica, macchine, impianti, elettronica, prodotti dell’agricoltura e foresta, strumenti di precisione, orologi e bigiotteria, metalli, tessili, abbigliamento e calzature.

I settori maggiormente promettenti per l’export in Svizzera, al momento sono:

  • agroalimentare: ortofrutta, prodotti ittici, specialità artigianali e prodotti biologici e vegani;
  • meccanica: subfornitura/ fonderia;
  • attrezzature Ho.Re.Ca.;
  • alta tecnologia: Life science e biotecnologie mediche, dispositivi medicali, chimica/farmaceutica, Information Technology.

 

Trend del mercato alimentare Svizzero

Nonostante la quasi saturazione del mercato di prodotti sia esteri che svizzeri, il mercato risulta ancora carente di prodotti di nicchia, mentre sono molto diffusi quelli di fascia media e bassa. Il dato, tuttavia, non rispecchia la propensione alla qualità ed al pagamento anche elevato per la stessa da parte del consumatore svizzero.

Il consumatore svizzero è molto attratto e propenso all’acquisto di prodotti Made in Italy che reputa di elevata qualità. Tuttavia, lo stesso consumatore è poco propenso alla sperimentazione di nuovi prodotti, in quanto si fidelizza molto a determinati prodotti o brand. L’attenzione dei consumatori elvetici, come nel resto del mondo, è sempre più rivolta ai prodotti biologici, vegani, cruelty free ed a km 0 e per questi sono disposti a pagare prezzi anche molto più elevati.

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La GDO è un ulteriore elemento da non sottovalutare assolutamente, al contrario, dal momento che solo Migros e Coop detengono il 60% del mercato B2C svizzero.

Questi elementi rendono indispensabile all’impresa italiana, soprattutto quelle di nicchia che sono nella maggior parte dei casi MPMI, un marketing digitale e fisico spinto e focalizzato sui canali distributivi adatti ed il consumatore finale.  

E-Commerce in Svizzera

Nonostante una popolazione numericamente ridotta, la Svizzera, secondo l’UNCTAD, ha superato nel 2021 i Paesi Bassi per attrezzature di commercio elettronico B2C, posizionandosi al 1° posto su 150 Paesi.

Data la chiusura dei negozi dovuta alla pandemia, il commercio elettronico in Svizzera è esploso ed ha registrato un accesso ad internet del 97% della popolazione. Nel 2021 si stima che gli svizzeri abbiano speso circa 13 miliardi di franchi online, in crescita del +30% rispetto al 2019.

Tuttavia, anche in questo campo, a farla da padroni sono i colossi dell’online come Google, Facebook e Digitec Galaxus. Al contrario, i piccoli siti e-commerce e piccoli rivenditori ormai da anni continuano a perdere quote di mercato non riuscendo a competere adeguatamente con i grandi player. 

e-commerce-all'estero-svizzera-austria-francia

Criticità del mercato svizzero

Nonostante alcuni accordi di libero scambio, la Svizzera, non essendo parte dell’Unione Europea, può limitare l’accesso di alcuni prodotti esteri al mercato interno. Infatti, in Svizzera vige un sistema di contingenti doganali gestiti tramite il sistema elettronico e-quota per determinati prodotti. Altri prodotti sono soggetti a dazi, che la Svizzera applica non in base al valore della merce ma il base al peso, ed altri ancora possono circolare liberamente. (Se vuoi saperne di più leggi il nostro articolo “DOCUMENTI PER ESPORTARE IN SVIZZERA“).

Per le importazioni di merci sono necessarie diverse tipologie di permesso, ad esempio il PGI (permesso generale di importazione), oppure licenze generali come PGO e PGS. Per esportare in Svizzera è quindi raccomandabile avere un importatore locali che sia già in possesso di questi permessi o licenze, oppure avere una sede locale che ottenga queste autorizzazioni. Da notare, che spesso in Svizzera l’importatore è lui stesso un distributore, grossista o buyer per la GDO.

Un ulteriore ostacolo alle trattative con il mercato svizzero è la cultura ed il pragmatismo. Questo aspetto è caratteristico anche della cultura imprenditoriale tedesca e molto meno di quella italiana. Precisione, prudenza e tangibilità sono caratteristiche basilari della cultura commerciale elvetica. Questi tratti portano i distributori svizzeri a prediligere fornitori esteri e locali di lunga data sia per garanzia di affidabilità che per convenienza economica.

principali problematiche doganali

Il mercato svizzero presenta delle enormi potenzialità per le MPMI italiane che potrebbero colmare quel gap di prodotti di nicchia che il consumatore richiede. Tuttavia, tendendo in considerazione le criticità analizzate, è necessario adottare una strategia di ingresso nel mercato a priori, con un marketing plan adeguato ed una partecipazione a fiere di settore mirate.

Se vuoi intraprendere una strategia mirata di ingresso nel mercato elvetico, un Temporary Export Manager può aiutarti. Compila il modulo sottostante e verrai ricontattato presto da un esperto per valutare le potenzialità della tua impresa.

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